Le rivelazioni delle chat tra Francesca Chaouqui e Monsignor Balda potrebbero illuminare aspetti nascosti del mistero di Emanuela Orlandi.
La vicenda della scomparsa di Emanuela Orlandi, uno dei misteri più oscuri legati al Vaticano, si arricchisce di nuovi elementi grazie alla pubblicazione di conversazioni tra Francesca Chaouqui, ex membro della Cosea, e Monsignor Angel Vallejo Balda. I messaggi, sono riportati dal quotidiano “Domani”. Tutte le informazioni sono da fonte open.online
Le chat di WhatsApp al centro dell’inchiesta Orlandi
Durante l’udienza della commissione bicamerale del 9 maggio, sono emersi dettagli di chat in cui si parla di far “sparire quella roba della Orlandi” tra Chaouqui e Balda. Queste conversazioni risalgono al 2014, quando entrambi erano implicati nella gestione dei documenti del Vaticano, culminata nel loro arresto nel 2015 per il caso Vatileaks 2, come riportato da “Domani”. Tutte le informazioni sono da fonte open.online
Dettagli sconcertanti
Uno degli scambi più inquietanti tra Chaouqui e Balda include l’istruzione di “bruciare questa conversazione appena leggi“, suggerendo l’esistenza di copie di documenti inviate anonimamente alla procura. Chaouqui menziona anche una cassetta di sicurezza a Madrid, contenente documenti segreti, che “Domani” identifica come possibile nascondiglio di prove relative al caso Orlandi. Tutte le informazioni sono da fonte open.online
Inoltre, Chaouqui discute di operazioni con “tombaroli” e “georadar” per identificare una tomba specifica nel Cimitero Teutonico in Vaticano, operazioni confermate dai messaggi ma senza risultati concreti nella ricerca di Orlandi, come dettagliato da “Domani”. Un documento chiamato “nota spese” indicava il rapimento di Orlandi e il suo trasporto a Londra, ma mancava di prove concrete a supporto, limitandone la credibilità. Tutte le informazioni sono da fonte open.online
Questi messaggi rivelano non solo la complessità delle dinamiche interne al Vaticano ma anche come il segreto e le operazioni sotto traccia continuino a complicare gli sforzi di chi cerca verità e giustizia nel caso di Emanuela Orlandi, lasciando spazio a interpretazioni e teorie non ancora confermate, come evidenziato dalle fonti di “Domani”.